giovedì 25 luglio 2013

Un incontro speciale

Si conoscono da tempo.
Da ancor prima di nascere.

Si sono ascoltati, ogni giorno, a vicenda, per 5 settimane: palpiti vitali trasmessi  dall'altoparlante del monitor che ci faceva sapere che loro stavano bene.

Hanno condiviso la paura, le chiacchiere, le risate, lo stress e le lacrime di noi due mamme, costrette a letto in ospedale per tanto tempo per permettergli di crescere quanto piu' possibile.

E oggi si sono incontrati per la prima volta fuori dalla pancia, in questo mondo.

E credo che si siano davvero piaciuti. ❤



lunedì 22 luglio 2013

Sentirsi come un baobab

Ci sono momenti in cui tutto e' immobile, statico.
Come in una fotografia di una goccia nell'attimo prima di farsi tutt'uno con la superficie d'acqua sotto di lei. 
Come la citta' di calma irreale in agosto.
Nulla puo' contaminare questo stato, nulla succede, nulla cambia.

Ci sono invece momenti come questo, in cui tutto si muove, tutto cambia, tutto e' in evoluzione.
Amici che si trasferiscono in un'altro paese, amici e conoscenti che viaggiano, che cambiano lavoro o cambiano vita, traslocano, si sposano.

E io proprio in questo momento mi sento e mi visualizzo come un baobab.

Ecco, l'ho detto.
Ora dovrei sentirmi meglio.
Spero.

martedì 16 luglio 2013

Sentirsi figa dopo la gravidanza (io no, eh!)

Consigliato da un'altra mamma questa mattina, ho letto questo articolo sul sito della BBC che parla del progetto fotografico, "A beautiful body book project", realizzato a sua volta da una mamma, per mostrare e sviluppare la consapevolezza sui naturali cambiamenti che la gravidanza apporta al corpo femminile.

L'idea mi piace.
Vedere e sapere che il corpo delle donne >>normali<< dopo la gravidanza non e' statuario (come invece le riviste patinate cercano di inculcarti in testa a colpi di Photoshop) fa sentire meglio, meno inadeguata ed educa anche mariti e partner a non avere aspettative diverse dal mondo reale che generano frustrazioni nella coppia.
I difetti rimasti in qualche modo "dovuti", "normali", ci stanno insomma.


Un bel tramonto ed emozioni

Oggi, probabilmente complici gli ormoni, e' stata una giornata di insoddisfazione e frustrazione interiore terrifica.

Il tardo pomeriggio per fortuna pero' e' stato stupendo!

Piccolina io e mio marito siamo stati insieme in un Biergarten non lontano da casa, per far due passi all'aria aperta e cercare di abbassare il (mio) livello di seghe mentali.

Ebbene e' stato bellissimo!
Temperatura 28 gradi, venticello gradevole, cielo azzurro.
La Piccolina tranquilla e sorridente e io e mio marito tranquilli a trangugiarci un birrino fresco all'ombra di un castagno.

Spettacolo.

lunedì 15 luglio 2013

Come non diventare una palla da bowling?

Pensavo proprio di averla scampata.
Di aver proprio superato il momento quasi indenne.
E invece no.

Sto di nuovo perdendo i capelli...

Qualche settimana dopo il parto era gia' successo ma era durato pochi giorni e per questo avevo giuoito. Tuttavia uno dei detti piu' saggi in assoluto (non-vendere-la-pelle-dell'orso-prima-di-averlo-acchiappato) doveva farmi illuminare la lampadina dei 4 neuroni rimastimi in attivita'...

Da ormai quasi un mese ho ricominciato a perdere i capelli in modo davvero consistente, e la mia domanda a questo punto e' questa: poiche' l'hebamme mi ha rassicurato che intorno al 3o-4o mese quest'ennesimo fantastico regalo della gravidanza e' abbastanza comune (causato dai cambiamenti ormonali) ma gia' in testa mi sono rimasti pochi spaghetti, quanto ancora puo' durare 'sta menata? E poi, c'e' qualche rimedio?

Impacchi di dubbia derivazione? Formule magiche? Riti propiziatori? Danza della pioggia?
Gia' sono uno zombie grigio-verdognolo, mi manca solo di assomigliare anche ad una lucida palla da bowling... >_>"

Help.


Aggiornamento 05.10.13: sto continuando ancora a perdere copiosamente i capelli e ieri, ahime', sono dovuta ricorrere alla forbice, perdendo 50 cm in lunghezza.
Che sia squilibrio ormonale? Chiedero' alla ginecologa settimana prossima.
Stay tuned.

sabato 6 luglio 2013

Quattro mesi di Lei

Quattro mesi.

Ora sappiamo sorridere a chi ci sorride e ridere a crepapelle per parole strane (oggi, per esempio, ci ha fatto riderissimo la parola "Skandal"), sappiamo osservare gli oggetti e prenderli con due mani e portarli alla bocca, ciucciamo un po' tutto quello che ci capita a tiro, afferriamo e non molliamo piu' tutto cio' che ci sfiora le manine con una velocita' e maestria degna di una piantina carnivora, teniamo su la testa quando siamo a pancia in giu' e ci alziamo sulle manine, ci siamo accorte che c'e' un cane che ci gironzola sempre attorno e ci piace un sacco, giriamo la testa per seguire i suoni, chiacchieriamo a piu' non posso sfiorando tonalita' che fanno tintinnare il cristallo, guardiamo intensamente quando ci parlano e seguiamo bene la conversazione, se il tono della voce e' troppo duro piangiamo disperate, avere sonno vuol dire piangere e fare la lotta con il materasso per poi cadere addormentate in posizioni assurde, abbiamo gia' tentato di romperci la tibia tra le sbarre del lettino, il lancio del cuccio e' uno sport davveeeero fantastico, ci piace molto la musica classica, ci sediamo un po' piu' sollevate sul seggiolone, stare sole in una stanza non ci piace anche se mamma e papa' sono a 10 cm da noi e ci parlano ma non li vediamo e' un grande dramma, pero' se sono vicino ci intratteniamo da sole con i nostri giochini di legno.

E poi, AMIAMO GLI ALBERI!
Andiamo in estasi sotto i grandi tigli in fiore, sorridiamo beate agli ippocastani e alle betulle, ci piacciono i lilla' al tramonto.

Chissa', magari i nostri piccoli occhi aperti sul mondo vedono i grandi sorrisi che gli alberi, grandi e pacifiche anime, ci fanno quando passiamo. ;-)

giovedì 4 luglio 2013

Rückbildungskurs (2a puntata) e mariti sull'orlo di una crisi di nervi..

Questa volta e' andata meglio.

Complice la chiacchierata con l'ostetrica nel nostro incontro a casa un giorno prima del corso, e anche la consapevolezza dei miei limiti, questa volta non ho dovuto prendere nessuna droghina di ritorno a casa. (Tie'!)

Non perche' stia meglio, semplicemente perche' meta' degli esercizi non li ho fatti! (ah, ecco...)

Anche l'ambiente era piu' disteso anche se sono stata un po' messa nell'angolo dalle super-mamme quando al giro di presentazione ho ribadito "prima e ultima figlia", commento che ha scatenato le talebane della panza a darmi contro e dire stizzite che per loro invece e' "il primo di una lunga serie".
Contente loro, per me va benissimo: ascoltassero la mia storia forse capirebbero la mia scelta ma tant'e'..

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