Secondo vaccino (e la menzogna delle statistiche)

E abbiamo fatto il secondo richiamo della dannata esavalente.

Portiamo la Piccolina dalla pediatra che la visita: e' sana come un pesce.

Si becca la punturina sul braccio e andiamo a casa.

Pappa, pisolo, gioco… e poi al pomeriggio tutto ad un tratto comincia a piangere, piangere, piangere senza che la si possa consolare. 

Dopo un paio d'ore arriva la febbre, 39.

Passiamo una notte d'inferno, la Piccola che piange, il suo cuoricino che pompa a mille.

La mia pediatra e' ovviamente chiusa a mezzanotte.

Chiamiamo la guardia medica, ma non c'e' nessun pediatra.

Chiamiamo in un ospedale, ma non ci rispondono nemmeno al telefono.

Chiamiamo in un altro, e l'infermiera dice che non ci sono dottori disponibili per venire al telefono.

Voglio solo chiedere se darle il paracetamolo o meno, visto che il cuore le batte a mille.

Failure mode = ON

Fine dei giochi.
Il sogno si e' infranto, come un'onda sugli scogli aguzzi dell'aridita' che ha a volte la vita.

Domani riporto indietro il violoncello.

La mia stupida ingenuita' di voler trovare mezz'ora al giorno si e' scontrata con l'impossibilita' di trovare nemmeno mezz'ora alla settimana per poter suonare.

neancheunastramaledettamezzoraliberaallasettimana

Non importa chi ha fatto o non ha fatto che cosa.
E' davvero un peccato.
Per me e anche per la Piccolina.

Andra' ad arricchire il mio album dei fallimenti, grondante di sensi di colpa.

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